Dopo aver trattato nel precedente articolo la capacità di adattamento e trasformazione del movimento, nel contributo di oggi parliamo di un’altra capacità coordinativa speciale: l’orientamento spazio-temporale. Questa viene definita come la capacità di determinare e variare la posizione ed i movimenti del corpo nello spazio e nel tempo, in riferimento ad un campo di azione definito (spazio), oppure in relazione ad un compagno, l’avversario, ecc..
Come per tutti gli sport di situazione e di squadra, lo sviluppo delle capacità coordinative è di primaria importanza anche per il calciatore e, soprattutto in ambito giovanile, dovrebbe essere uno degli obiettivi principali nella maggior parte delle sedute di allenamento.
Il periodo (età d’oro) più funzionale per migliorare le capacità coordinative è quello compreso tra gli 8 e gli 11 anni; per questo dovrebbero ricoprire un ruolo chiave all’interno di ogni seduta della scuola calcio.
In tutti gli sport individuali che di squadra, come nel calcio, questa capacità coordinativa speciale la possiamo valutare come predominante, poiché l’atleta deve compiere variazioni costantemente, legate inoltre alla capacità di equilibrio, ma anche alla visione periferica e dunque alla tattica di gioco.
Se prendiamo come esempio il colpo di testa nel calcio, è probabilmente l’abilità che richiede una maggior analisi dell’ambiente circostante. Un buon atleta riesce a riconoscere in pochissimo tempo la propria posizione sul campo, valutando compagni, avversari, spazi liberi; sulla base di queste informazioni prenderà la decisione ottimale in quel preciso momento.
Nel calcio è molto importante allenare fin da giovani queste capacità perché ci permetteranno di distinguere un ottimo calciatore da uno meno dotato. Quello di talento sarà in grado di leggere anticipatamente la situazione di gioco e quindi riuscirà a interpretare, anticipare o prevedere le azioni di compagni e avversari.
L’allenamento di questa capacità (orientamento spazio-temporale) può avvenire in tutte quelle modalità di gioco in cui è richiesto di interagire con compagni e avversari, cambiando gli spazi (piccolo, grande, forme diverse), prendere decisioni velocemente o lavorare su traiettorie che cambiano improvvisamente, come ad esempio utilizzando palloni da rugby o lanciando palle su superfici non omogenee.
Vi propongo alcuni semplici giochi che possiamo proporre nelle varie fasce di età:
? Lepri e cacciatori (Piccoli Amici)
Formiamo due squadre. Le lepri saranno in possesso di un pallone ognuno, mentre i cacciatori saranno totalmente senza o con alcuni in possesso, in base al grado di difficoltà che si vuole dare al gioco. In uno spazio delimitato e al via dato dall’istruttore, le lepri dovranno mantenere il controllo della palla guidando la stessa all’interno dello spazio (la guida varia sempre in base al grado di difficoltà: in palleggio tipo basket, facendo rotolare la palla con le mani, con i piedi, ecc.) evitando l’intervento dei cacciatori che cercheranno a loro volta di allontanare la palla delle lepri. Vince la squadra, o il singolo, che impiega meno tempo a buttare fuori dal quadrato la palla delle lepri.
? Palla rilanciata (Pulcini)
Si gioca 5v5; il gioco è simile alla pallavolo. La palla è lanciata alternativamente una volta per parte indipendentemente dalla realizzazione di punti. Il lancio deve essere eseguito dal giocatore con due mani da dietro il capo, tipo rimessa laterale, da qualsiasi punto del campo. Prima di lanciare la palla i giocatori di una squadra devono effettuare tra di loro dei passaggi (minimo uno, massimo tre). Per realizzare un punto occorrerà lanciare la palla superando la rete per farla cadere a terra nel campo avversario; se la stessa finisce nella rete oppure solamente la tocca oppure cade fuori dal campo avversario, il punto è a favore della squadra in ricezione. Vince chi arriva per primo a venti punti. Si elimina un avversario ogni volta che questi non riesce a bloccare il pallone ma lo tocca lasciandolo cadere poi a terra. Vince la squadra che elimina tutti gli avversari.
? Partita con esterni (Esordienti)
Si gioca una partita in cui sulle fasce ogni squadra dispone un proprio giocatore all’esterno, non contrastabile, e che collabora con la propria squadra realizzando un cross. Varianti: gol valido solo su cross; obbligo di eseguire un numero prefissato di passaggi consecutivi prima di poter passare la palla all’esterno. L’esterno entra in campo attivamente nel momento in cui riceve il pallone, creando così superiorità numerica (eventualmente doppia se si riesce a far entrare entrambi i propri esterni. Ogni squadra pone un solo esterno fuori dal campo e che collabora con entrambe le squadre, precisamente con quella che gli passa il pallone.
Foto: Daniele Buffa/Image Sport