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L'Angolo del Preparatore

La potenza metabolica nel gioco del calcio

6 Maggio 2022

Nell’articolo di oggi voglio parlarvi di un parametro molto importante (soprattutto nel gioco del calcio): la potenza metabolica.

Molti studiosi ed esperti del settore hanno voluto “scavare” sempre più nel dettaglio la prestazione del nostro atleta, cercando di quantificare sempre più dettagliatamente l’impegno espresso dal calciatore in contesti di training e soprattutto durante il match. Ciò sta creando un forte interesse da parte di tutti quei preparatori che utilizzano in particolare i GPS al fine di quantificare il carico esterno del singolo giocatore.

Studi effettuati dai prof. Prampero e Colli sono stati in grado in introdurre una nuova metodologia di allenamento basata su specifiche situazioni, come ad esempio small sided games, possessi palla o giochi di posizione, che andranno a sfruttare al meglio l’allenamento sport specifico della nostra squadra sia in base al ruolo che al sistema di gioco utilizzato dal mister.

Si è quindi introdotto il concetto di costo energetico, che è correlato alla tipologia di attività svolta dal nostro atleta (calciatore) sul terreno di gioco, composta da accelerazioni e decelerazioni. Il costo energetico richiesto in accelerazione è maggiore di quello a velocità costante poiché il nostro atleta deve spendere energia anche dalla propria energia cinetica.

Una formula che possiamo trovare su diversi articoli scientifici:

Potenza metabolica = costo energetico (CE) x Velocità del nostro atleta.

I GPS ci permettono inoltre di ricavare un’ulteriore dato fondamentale che dobbiamo tenere in considerazione per la costituzione di ogni singola esercitazione: la distanza equivalente. Questa è superiore alla distanza che il nostro giocatore percorre sul campo perché è determinata dalle fasi di accelerazione che il giocatore effettua durare il lavoro svolto. È un dato importante da tenere in considerazione nella programmazione delle settimane successive.

Vien da chiedersi se sia ancora oggi utile svolgere ripetute aerobiche, come i classici 1000 metri o simili. Personalmente sono del parare che bisogna lavorare in modo qualitativo (nel dettaglio), andando a migliorare tutte le capacità condizionali del nostro atleta.

Alcuni tipologie di lavoro con la palla non garantiscono il miglioramento ottimale per l’intero gruppo squadra. Sono quindi del parere che un buon lavoro aerobico senza palla, proposto e calibrato in modo costante durante la settimana, sia fondamentale.

La potenza metabolica è quindi un valore di carico esterno a cui il nostro atleta viene sottoposto sia in partita che durante la settimana. Diversi studi hanno dimostrato una correlazione con la componente di accelerazione durante il gioco. Il dato ottenuto non può essere preso e utilizzato così come lo recuperiamo da una pagina piena di dati; va osservato in modo dettagliato il tipo di lavoro che abbiamo proposto al nostro atleta, sia per quanto riguarda la componente organica che quella neuromuscolare.

Foto: GettyImages

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